L’aspetto più grave della vicenda Spataro-Salvini, a mio parere, non è rappresentato tanto dalle offese rivolte dal Ministro verso la persona di Armando Spataro, che pure dimenticano come quest’ultimo, senza ombra di dubbio, sia da oltre quarant’anni uno dei servitori dello Stato cui l’intero paese deve essere più riconoscente, pensando al suo impegno ininterrotto ed infaticabile nel contrapporsi a tutte le più pericolose ed agguerrite espressioni di criminalità, fin da quando, da giovanissimo uditore con funzioni – a fine anni ’70 – si è trovato ad affrontare da protagonista la terribile stagione del terrorismo delle Brigate Rosse e di Prima Linea, nel momento in cui mieteva vittime anche tra i colleghi a lui più vicini.
E non sta nemmeno nell’oggettivo e rilevante pregiudizio provocato al risultato finale di una imponente operazione di Polizia, per effetto di iniziative intempestive, adottate dal Ministro dell’Interno con inconcepibile imprudenza.
Ciò che allarma è l’atteggiamento di intolleranza verso il Procuratore della Repubblica di Torino, che aveva segnalato istituzionalmente ad un’altra Istituzione criticità emerse nell’ambito delle sue funzioni, ed al quale è stato risposto pubblicamente con frasi sprezzanti come: ”basta parole a sproposito” …”qualcuno farebbe
bene a pensare prima di aprire la bocca”…”se il Procuratore di Torino è stanco, si ritiri dal lavoro”.
Con i toni irridenti adottati verso Armando Spataro, l’on. Salvini in realtà ha pesantemente aggredito l’ufficio da lui rappresentato, manifestando chiaramente – e non è la prima volta – l’intendimento di prevaricare e mortificare i poteri dello Stato da lui non controllabili.
In questo modo il Ministro dell’Interno si pone in netta antitesi con i fondamenti della nostra Costituzione
…. e vengono i brividi al pensiero che ciò può essere solo l’inizio!!!
Leonardo Agueci