di Leonardo Agueci
“L’impegno dello Stato per riportare in Italia Cesare Battisti è stato sacrosanto, se non altro per l’infinito rispetto che si deve alle vittime, ed ai familiari, dei crimini di cui è stato riconosciuto autore. Ma la gestione comunicativa del suo arrivo in Italia, la presenza dei ministri in attesa all’aeroporto (come se si fosse trattato di un Capo di Stato!), il linguaggio terrificante da questi adoperato, il video grottesco e ridondante di retorica del Ministro della Giustizia, la ingiustificata gogna mediatica imposta al condannato, e tante altre facezie che hanno accompagnato questa vicenda, sono state manifestazioni indegne di un paese civile per le quali io stesso, come cittadino italiano e uomo delle Istituzioni, provo una gran vergogna!”
Trovo molto grave la frase espressa dal ministro della giustizia Bonafede “deve marcire in carcere” totalmente ignorando la norma costituzionale per cui le pene devono tendere alla rieducazione del condannato.
Adelmo Manna – professore ordinario di diritto penale Università di Foggia