Per ricordare l’eredità che lascia Mario Almerighi, ecco un estratto dal suo libro: La nostra storia si è fermata (Castelvecchi)
… Al mio rientro a Genova (…) chiedo e ottengo dal pretore dirigente di essere affiancato da altri due colleghi. Faccio i nomi di Carlo Brusco e Adriano Sansa (…) Anche noi pensiamo che sia necessario incontrare almeno “una persona che conta”. Pensiamo a Sandro Pertini. (…) L’appuntamento è per le nove del mattino del 9 febbraio ’74 (…) Ci viene incontro il Presidente della Camera. Ci sorride. Dietro gli occhiali, i suoi occhi lampeggiano una vitalità impressionante e, insieme, una dolcezza infinita. (…) Pertini porta il dito indice della mano destra a fianco del naso e, sottovoce, ci dice: “Non parlate, state in silenzio e seguitemi”. Si ferma dinanzi a una porticina, gira la maniglia e ci fa accomodare (…) Si tratta chiaramente di un locale adibito a lavanderia.
“Finalmente qui possiamo parlare anche a voce alta: dovete sapere che questo palazzo è pieno di micro-spie. La democrazia della nostra Italia sta attraversando un momento delicatissimo. (…) Comunque, ditemi, ditemi, quali sono le ragioni per cui mi avete chiesto questo incontro?”. “Abbiamo avvertito il bisogno di incontrarla perché stiamo per trasmettere a lei, nella sua qualità di presidente della Camera dei deputati, documenti relativi a reati che potrebbero coinvolgere non solo parlamentari, ma anche alcuni ministri”. “Ma la cosa più grave”, aggiunge Adriano Sansa, “è che dalle carte sequestrate risulta l’esistenza di un collaudato sistema di corruzione del Parlamento…”. (…)
Pertini ci ascolta in silenzio e poi passa a leggere alcune delle carte (…) “Vedo che tra i partiti che hanno ricevuto denaro c’è anche il Partito socialista…”. A quel punto, Pertini interrompe la frase, si toglie gli occhiali e si asciuga due lacrime che lentamente gli scorrono sul viso da sotto gli occhiali. “Questo mi addolora (…) Ma la forza della democrazia, siete anche voi. Dovete andare avanti. Continuate a fare il vostro dovere. Coraggio. Io starò al vostro fianco, così come nel corso della mia vita sono sempre stato a fianco dei valori della democrazia e della legalità”(…) Ci allontaniamo da via dell’Impresa, raggianti di felicità.